Domenico Iannone (Bari, 7 luglio 1963), è stato un danzatore e attualmente è coreografo per la compagnia di balletto “ALTRADANZA”.

Cominciati gli studi letterari, affianca ad essi la passione e l’amore che d’istinto lo avvicina al balletto classico. La particolare disponibilità ad approfondire la danza, già preparato dalla sua istruzione umanistica, gli permette di dedicarsi allo studio e  all’arte del balletto classico. Maturata nel tempo la conoscenza storiografica e artistica del teatro, l’artista disegna un percorso personale preferendo, tra le arti sceniche, le trasposizioni in chiave coreografica di tragedie quali ” Fedra” di Jean Racine (1639/1699), scrittore, drammaturgo francese, e balletti di ispirazione profondamente spirituale quali “Avila”, tormentata figura religiosa della Spagna del 1500. La ricerca nell’animo umano che l’artista propone nelle coreografie, è frutto di un’insistente curiosità del vissuto costruito, nei secoli, dalle società influenzate dagli avvenimenti storici e politici nelle quali esse contemporaneamente evolvono. E’ la conferma di un’atipica formazione culturale che Iannone profonde, filtrando personaggi che nella storia, hanno dato all’umanità, un messaggio di pensiero dell’essere, di esistenza alla vita non solo come istinto di vivere ma come ragione di vivere. La carriera professionale del giovane artista lo avvicina a compagnie di balletto i cui repertori sono di pura natura classica. Formatosi nei teatri quali il San Carlo di Napoli, il Teatro Regio di Torino, il Teatro Petruzzelli di Bari, e all’estero presso il Teatro dell’Opera di Montpellier in Francia e il Teatro Nazionale Croato di Zagabria, è costante presenza come danzatore in opere quali “Giselle”, “Lago dei cigni”, “Schiaccianoci”, balletti fortemente rappresentativi di profonda conoscenza tecnica e musicale, qualità che il danzatore approfondisce in qualità di studioso del teatro, confrontandosi con artisti e registi del palcoscenico  spronandogli l’innata curiosità allo studio dell’evoluzione stilistica del balletto senza mai dimenticare la preparazione classica che permette ai danzatori di esprimere con il linguaggio del corpo, il soggetto di un’opera letteraria. Tutta la produzione del coreografo ruota in un contesto letterario. Questa caratteristica gli permette scritture importanti con gli Enti Lirici, i quali gli affidano balletti in opere liriche a tutt’oggi in produzione e dal 2013 il Teatro Nazionale Sao Carlo di Lisbona per la Trilogia Verdiana, Trovatore, Rigoletto, Traviata, cura le coreografie dell’ ente lirico portoghese. Nell’arco del tempo è sempre più inserito nelle produzioni liriche: collabora con registi quali Rosanna Amati, Nucci La Dogana, Aldo Giuffrè ma soprattutto sono le direzioni musicali che gli influenzano i tracciati artistici di dualistica progettazione futura tra coreografo e musicista. Tra i tanti, Lorin Maazel per “Carmen”, notevolmente apprezzata dai critici al Teatro Petruzzelli con la Fondazione Lirico Sinfonica e con la regia di William Kerley. Sono le basi per la fondazione della Compagnia di Balletto “ALTRADANZA” (1997). La formazione della compagnia ha profonde radici classiche che il coreografo, passata la carriera di danzatore, sviluppa con lo studio del movimento nella ricerca di uno stile di espressione interiore dell’anima la cui parola è il gesto, la mimica: la parola che si fa corpo. Tutta la produzione della compagnia è influenzata dalla letteratura. Potremmo definire, a ragione, che l’artista è quello che lo scrittore propone: un testo visivo in palcoscenico. A tutt’oggi, Domenico Iannone, alla direzione artistica della compagnia “ALTRADANZA”, collabora da tempo con il Teatro Pubblico Pugliese nell’organizzazione e consulenza della stagione teatro/danza, con compagnie europee contemporanee e di forte impatto culturale. L’artista è anche un convinto sostenitore di tematiche sociali di globale integrazione di culture popolari e conservazione delle identità dei popoli. Per il quarto centenario dalla scomparsa dello scrittore inglese, William Shakespeare, Domenico Iannone cura la rassegna “Esplorare_generazione contemporanea” della stagione DAB17 (Danza a Bari 2017) organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese e dal Ministero della Cultura e Spettacolo, la cui edizione è stata  tutta dedicata al drammaturgo. “La tempesta”, ultima opera letteraria di Shakespeare, è anche l’ultima produzione della Compagnia AltraDanza. In prima nazionale al Teatro Abeliano di Bari, ha rappresentato la più estrema trascrizione coreografica concentrata sui cinque principali personaggi dell’opera: Prospero, Miranda, Ferdinando, Calibano e Ariel. E’ considerata dai critici (v. M. Craus, M. Guatterini, S. Poletti), un’opera di avanguardia propria di colui che ricerca applicando al linguaggio del corpo, i complessi sentimenti degli uomini quali l’amore, il potere, la magia. Alla sua terza edizione come direttore artistico, Domenico Iannone, per il 2018 sarà curatore della rassegna di danza contemporanea. Domenico Iannone è soprattutto considerato un fautore dello studio delle culture mediterranee. Soprattutto oggi con la rivalutazione del territorio di un ‘Italia cosmopolita e aperta alle diversità etniche e religiose. Imminente è l’inaugurazione, nella sede del Teatro Abeliano, diretta dal regista e attore Vito Signorile, della Compagnia AbelianoDanza, al quale sarà affidata la direzione artistica.

                                                        

Produzioni coreografiche ALTRADANZA

– “Relazioni amorose”, coreografie di Domenico Iannone. (2004)

   Musiche di Fryderyk Chopin/Diego Morga.

– “Secondo respiro” liberamente tratto dai testi teatrali di Harold Pinter. (2005)

   Coreografie e regia di Domenico Iannone.

– “Di lune e di tango”, coreografie di Domenico Iannone. (2006)

    Voce: Rocco Capri Chiumarulo.

– “Fedra” liberamente tratto dalla tragedia di Jean Racine. (2011)

  Coreografie e regia di Domenico Iannone.

  Drammaturgia di Nicola Scardicchio.

– “La fisica dell’amore” coreografie di Domenico Iannone. (2012)

  Musiche di Roberto Ottaviano.

– “Avila” coreografie e regia di Domenico Iannone. (2014)

  Drammaturgia tratta da “ Il castello interiore si Santa Teresa D’Avila”

  Musiche di autori vari.

– “Molière imaginaire” coreografie e regia di Domenico Iannone. (2016)

   Musiche di Nino Rota.

“Frammenti di un discorso amoroso” coreografie e regia di Domenico Iannone. (2016)

   Musiche di Davide Viterbo.

“La tempesta” coreografie e regia di Domenico Iannone. (2017)

   Musiche di Grazia Bonasia.

Link di riferimento:

http://www.fondazionepetruzzelli.it/project/turandot/

http://www.informadanza.com/blog/2017/01/03/la-tempesta-di-domenico-iannone/

http://www.danzasi.it/la-tempesta-di-domenico-iannone/

http://www.campadidanza.it/bari-la-tempesta-apre-la-rassegna-esplorare-generazione-contemporanea.html

http://www.dancingpost.it/domenico-iannone-rilegge-la-tempesta-william-shakespeare/

http://cultura.regione.emilia-romagna.it/notizie/home/201ci-puritani201d-bellini-rivisitato-da-francesco-esposito